Quando le terapie cambiano le sorti dei pazienti
In questo articolo parliamo di terapie innovative contro malattie croniche o condizioni di vita ritenute fino ad oggi irreversibili. Buona…
In questo articolo parliamo di terapie innovative contro malattie croniche o condizioni di vita ritenute fino ad oggi irreversibili. Buona lettura!
Da stato vegetativo a stato di minima coscienza
Lo stato vegetativo è una condizione di evoluzione del coma caratterizzata dalla ripresa della veglia, ma dalla mancanza di coscienza e consapevolezza di sé e dell'ambiente circostante. Eppure, i ricercatori dell'Institute for Cognitive Sciences Marc Jeannerod di Lione sono riusciti a riportare un uomo in stato vegetativo da 15 anni ad uno stato di minima coscienza grazie alla stimolazione del nervo vago. Questo nervo connette il cervello alla maggior parte degli organi vitali del corpo umano. Con un'operazione è stato posizionato un dispositivo alla base del vago e, dopo un mese di stimolazione, l'uomo ha mostrato alcuni miglioramenti: ha ricominciato a seguire un oggetto con gli occhi e a muovere la testa a richiesta. Il suo metabolismo cerebrale è aumentato in diverse regioni, in particolare in quelle implicate nel movimento, nella consapevolezza e nella percezione sensoriale. Anche se è ancora presto per parlare di una terapia che possa rendere cosciente una persona in stato vegetativo, i risultati ottenuti in questo studio sono incoraggianti.
Recuperare la memoria dopo un trauma cranico è possibile
I ricercatori dell’Università di San Francisco hanno dimostrato per la prima volta, nei topi, la capacità di recuperare deficit di memoria e di apprendimento dovuti a traumi cranici, grazie ad un farmaco sperimentale denominato ISRIB. In generale, gli animali con questo tipo di traumi non riescono più ad apprendere bene, eppure, anche somministrando la sostanza ad un mese di distanza dall’evento, è stato possibile osservare in loro un recupero delle capacità mnestiche. Secondo i ricercatori, il nuovo studio offre una nuova promettente prospettiva terapeutica per il trattamento dei danni cognitivi causati dai traumi cranici anche negli esseri umani, siano essi transitori o permanenti.
Una terapia genica inverte la progressione della sclerosi multipla
Un team di ricercatori della University of Florida Health è riuscito ad arrestare ed invertire la progressione della sclerosi multipla con una nuova tecnica di terapia genica su un gruppo di cavie affette dalla patologia. Il risultato è stato possibile combinando un gene responsabile della produzione della glicoproteina oligodendrocita mielinica con un farmaco già esistente. Il trattamento ha consentito di riportare la funzione immunitaria allo stato normale e di prevenire ed invertire la distrofia muscolare, dimostrando una longevità elevata. I risultati ottenuti potrebbero portare allo sviluppo di un medicinale in grado di curare non solo la sclerosi multipla, ma anche altri disturbi autoimmuni. Prima che la terapia possa essere testata negli esseri umani in uno studio clinico sarà necessaria un’ulteriore ricerca su altri modelli preclinici.
Gli studi di cui abbiamo parlato costituiscono la base per la realizzazione di terapie innovative . Al prossimo articolo!