Progetti di realtà aumentata

Oggi parliamo di tre progetti diversi che rappresentano alcuni modi in cui potremo servirci della realtà aumentata. Buona lettura! La soluzione innovativa…

Oggi parliamo di tre progetti diversi che rappresentano alcuni modi in cui potremo servirci della realtà aumentata. Buona lettura!

La soluzione innovativa per ritrovare gli oggetti smarriti

Problemi come dimenticarsi del posto in cui sono state appoggiate le chiavi o perdere il portafogli, sono molto comuni e l’unico modo per risolverli è sempre stato quello di cercarli armandosi di pazienza. Amir Bassan-Eskenazi, CEO e co-founder di Pixie Technology, ha trovato il modo di risolvere questi problemi senza dover contare solo sulla speranza di poter ritrovare ciò che si è perso, ma servendosi della realtà aumentata. Egli ha realizzato dei localizzatori dotati di bluetooth capaci di stabilire delle connessioni tra di loro. Questi "pixie points" vanno aggiunti agli oggetti principali di cui non si vuole mai perdere traccia.  Tramite una app che accede alla fotocamera del proprio smartphone, basterà puntare quest’ultimo nella direzione desiderata per localizzare gli oggetti. Se nei paraggi è presente un pixie point, ne verrà segnalata la posizione sullo schermo e si otterranno anche le istruzioni su come raggiungerlo. Se l’applicazione non dovesse riuscire a individuare l’oggetto cercato, fornirà comunque indicazioni sul posto in cui esso è stato visto l’ultima volta, con l’indirizzo e la data dell’ultimo avvistamento. Il raggio di azione è di 45 metri all’esterno e da 9 a 15 metri all’interno. Pixie Technology offre il suo servizio al momento solo per i dispositivi Apple, ma ha intenzione di allargare il suo ambito di azione. Un giorno, non molto lontano, le difficoltà causate dalla nostra smemoratezza potranno essere risolte.

Realtà aumentata per aumentare l’efficienza produttiva

Il Kinect di Xbox One potrebbe trovare nuova utilità al di fuori del settore video-ludico. In particolare, Jimmy Beacham, ingegnere capo del laboratorio dello stabilimento di produzione GE Healthcare, ha l’obiettivo di impiegare la realtà aumentata per potenziare la produttività e l’efficienza degli operai specializzati, riducendone i margini d'errore. Beacham ha progettato un protocollo che sfrutta proprio il Kinect di Xbox One per seguire i movimenti degli operai, registrarli ed inviarli ad un computer che memorizza tutte le fasi dell’operazione. Dalla seconda tornata in poi, sfruttando i sensori ottici e di movimento del Kinect, il sistema riesce a segnalare istantaneamente eventuali errori all’operaio, proiettando in realtà aumentata su di una lavagna luminosa le istruzioni corrette da seguire, cioè quelle memorizzate in sede di apprendimento. Secondo il report tecnico di GE Healthcare, tale protocollo ha già incrementato del 25% l’efficienza produttiva di tutto il reparto manifatturiero.

Ologrammi sul parabrezza: una guida più sicura

L’automotive è uno dei settori in cui viene applicata la realtà aumentata, sia perché l’abitacolo di un’auto è facilmente replicabile, sia perché consente di aumentare la sicurezza del conducente. In questo ambito è stato sviluppato, da parte della startup WayRay, Navion, un cruscotto in realtà aumentata che proietta direttamente sul parabrezza delle auto le indicazioni stradali, la velocità di percorrenza, il livello di benzina e tutte le indicazioni relative al traffico. Questo sistema offre una maggiore percezione dei comandi al conducente, senza distrarlo e permettendogli di mantenere lo sguardo direttamente sulla strada. Al momento WayRay è l'unico sviluppatore al mondo di schermi che integrino sistemi di realtà aumentata nelle auto, e per questo ha attirato le attenzioni di parecchi investitori, tra cui il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, che ha finanziato il progetto con 18 milioni di dollari. Navion dovrebbe entrare in commercio già entro la fine di quest'anno. 

 

Tre diversi progetti in realtà aumentata che ci daranno maggiori informazioni in merito agli ambienti in cui ci muoviamo e alle operazioni che eseguiamo. Al prossimo articolo!