Gli effetti positivi della ritualità nel combattere l’ansia e ottenere prestazioni migliori
In letteratura sono presenti molte evidenze del fatto che l’ansia peggiora la prestazione in svariati compiti, tra cui l'atletica, la…
In letteratura sono presenti molte evidenze del fatto che l’ansia peggiora la prestazione in svariati compiti, tra cui l'atletica, la matematica e la negoziazione. In questo articolo vi parliamo di alcuni studi che hanno dimostrato come mettere in atto una serie di gesti scaramantici prima di un evento importante riduca lo stress e migliori la performance.
Una prima prova dell’influenza dei rituali sulla prestazione
Un team di ricercatori statunitensi, guidato da Alison Wood Brooks, ha realizzato una serie di esperimenti per testare la relazione tra lo svolgimento di un rituale scaramantico e la prestazione in un compito stressante. In un primo studio, un gruppo di studenti è stato invitato a cantare davanti ad un pubblico di coetanei. Prima della prova, metà di loro doveva eseguire un rituale inventato ad hoc dai ricercatori: fare un disegno che rappresentasse il loro stato d’animo, cospargerlo di sale, e, dopo aver contato fino a 5, strapparlo e gettarlo nel cestino. È stato rilevato che coloro che avevano completato il rituale cantavano meglio e manifestavano parametri vitali più rilassati di coloro che non avevano eseguito il rituale.
Alcuni studi per approfondire la funzione dei rituali
A partire da questo esperimento, che ha fornito una prova del miglioramento della prestazione dopo l'attuazione di un rituale, i ricercatori hanno avanzato ulteriori ipotesi per approfondire in quali condizioni è possibile osservare tale effetto. In particolare, hanno supposto che:
- se i rituali sono efficaci perché riducono l'ansia, essi dovrebbero migliorare la prestazione solo in situazioni stressanti;
- chiamare una serie di azioni "rituale" piuttosto che definirla come "serie di comportamenti casuali", migliora la prestazione;
- i rituali sono efficaci perché, oltre a ridurre l’ansia, aumentano il senso di controllo sul compito.
Per ciascuna delle ipotesi è stato realizzato un esperimento in cui veniva proposto un difficile test di matematica. Nel primo studio, il compito veniva presentato a metà dei soggetti come una prova divertente, mentre all’altra metà come un test per valutare il quoziente intellettivo. Nel secondo esperimento, i partecipanti dovevano svolgere una serie di gesti prima del compito, presentati a metà di loro come una sequenza di comportamenti casuali e all’altra metà come un rituale. Il terzo esperimento aveva la stessa procedura del secondo, con l’aggiunta, dopo il compito, di un questionario sulla percezione di controllo da parte dei partecipanti. I risultati hanno confermato le prime due ipotesi: compiere un rituale migliora la prestazione, ma solo in situazioni stressanti e solo se i gesti da eseguire sono significativi. Per quanto riguarda la terza ipotesi, non sono state osservate differenze nel controllo percepito tra la condizione in cui i comportamenti erano considerati simbolici e quella in cui erano ritenuti casuali. È possibile, però, che il controllo percepito sia più elevato dopo aver intrapreso dei comportamenti ripetitivi in generale. Saranno necessari ulteriori studi per indagare questo aspetto.
I risultati di questi studi suggeriscono che prima di affrontare una situazione stressante, come una presentazione di lavoro o un esame, può essere utile mettere in pratica un rituale breve e significativo, per contenere lo stress e migliorare la prestazione.