La ricerca “agenti plurimandatari cercasi” deve essere estremamente importante, a giudicare dalla quantità di volte che, con un semplice colpo d’occhio, compare all’interno di siti web, giornali e riviste specializzate, o nello spazio relativo alle offerte di lavoro dedicato alle aziende.

Perché è così importante evidenziare in un annuncio la tipologia di mandato?

Vi è una grande differenza tra un mandato da monomandatario e uno da plurimandatario.

L’agente monomandatario lavora in esclusiva per una sola azienda, impegnandosi a non svolgere alcuna attività in favore di terzi, mentre quello plurimandatario rappresenta contemporaneamente più aziende, ovviamente non concorrenziali tra loro.

In un annuncio così perentorio come “agenti plurimandatari cercasi”, emerge come le idee dell’azienda siano molto chiare ed orientate proprio ad una figura di venditore non in esclusiva. La domanda sorge spontanea:

Per quale motivo cercare un agente plurimandatario e non monomandatario?

Evidenziamo alcune possibili spiegazioni, insite nella mentalità di molti imprenditori quando ricercano agenti plurimandatari:

1. Costo più contenuto: I costi di gestione di un agente plurimandatario si differenziano da quelli del monomandatario, essendo quelli di quest’ultimo più elevati.
2. Base clienti non cedibile: Ricorrere ad un agente “pluri” può aiutare quando non si ha la possibilità di offrire all’agente una base clienti da sviluppare (ad esempio in fase di start-up) e gli si chiede di offrire i prodotti e servizi alla propria, sfruttando la sua conoscenza ed entratura.
3. Specificità del settore merceologico trattato: Un prodotto o servizio non generalista difficilmente si può offrire a qualunque tipologia di cliente, ma è preferibile proporlo ad una specifica categoria
4. Nessuna esclusiva di zona da concedere: Un agente plurimandatario spesso si muove trasversalmente alle zone geografiche e segue una logica legata ai propri clienti (che rappresentano il suo vero patrimonio)
5. Ridotti controlli: Sebbene siano meno vincolati, si sottostima l’importanza di coordinare una rete di agenti plurimandatari, ritenendo che essi siano autosufficienti
6. Provvigioni più contenute: E’ vero che un agente plurimandatario percepisce guadagni inferiori da ogni singola casa mandante rispetto al “mono”, ma è altrettanto vero che, proprio in virtù del fatto che possiede più mandati, ha più possibilità di guadagnare, oltre al fatto che il rischio viene suddiviso.
7. Nessun benefit o anticipo provvigionale da erogare: Generalmente l’azienda mandante non prevede per l’agente plurimandatario benefit quali ad esempio auto o computer, ma questa è una generalizzazione pericolosa e non sempre vera.
8. Natura della rete di agenti già esistente (casi di sostituzione): Non è raccomandabile avere una rete di agenti “ibrida”, ma è preferibile affidarsi o esclusivamente a monomandatari o ad agenti plurimandatari.

La distinzione risulta ancora più importante in considerazione del fatto che per gli agenti monomandatari è previsto un regime più favorevole sotto svariati profili:

• Variazioni unilaterali di zona di entità intermedia: è previsto un preavviso maggiore rispetto a quello previsto per gli agenti plurimandatari;
• Risoluzione del rapporto a tempo indeterminato: anche in questo caso è previsto un termine di preavviso maggiore;
• Indennità di scioglimento del rapporto, per cui sono previsti basi di calcolo o limiti più elevati;
• Patto di non concorrenza post-contrattuale, per il quale l’indennità è dovuta per un ammontare superiore;
• Trattamento previdenziale con maggiore massimale contributivo, che trova fondamento nell’esigenza di compensare con una pensione più remunerativa l’agente, in ragione del più difficile esercizio dell’attività, conseguente al divieto di svolgerla per altri preponenti.

Ecco spiegato perché le aziende pubblicano annunci del tipo “agenti plurimandatari cercasi”!

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